Risposta in frequenza delle vocali pronunciate da voce maschile
Fisica della voceIl suono viene generato dalle corde vocali, eccitate dal passaggio dell'aria, e modellato dai vari risuonatori . Il fatto che uno di questi risuonatori (la bocca) sia completamente mobile e controllabile con una straordinaria precisione dona allo strumento voce caratteristiche assolutamente uniche. I diversi suoni vocalici sono ottenuti proprio in questo modo: modificando il risuonatore “cavità orale” si esaltano determinate frequenze e se ne attenuano altre, in maniera indipendente da intonazione ed intensità. Ad esempio, pronunciando la vocale “U” vengono attenuate le armoniche comprese all'incirca fra 1 e 3 kHz e oltre 4 kHz, la “E” è caratterizzata dal contenuto armonico più completo ed esteso (con un picco importante fra 2 e 3 kHz, zona nella quale la “A” ha invece un'attenuazione). Questo morphing timbrico continuo si sovrappone all'attività più o meno costante degli altri risuonatori (cavità toracica, nasale e altre minori distribuite nella scatola cranica), che determina quello che noi identifichiamo come timbro individuale.
Spettro armonico delle vocali pronunciate da voce femminile
Già ce ne sarebbe abbastanza, ma ci sono anche i suoni consonantici; di questi, solo una piccola parte (le consonanti sonore) vengono prodotte con l'ausilio delle corde vocali, e sono quindi “intonabili”, altre (sorde) possono esser considerati brevissimi “rumori” (in quanto composti da parziali che non seguono la normale successione armonica), elementi di discontinuità fra suoni vocalici; d'altronde, lo dice la parola stessa, “con-sonanti”, identifica fonemi che “suonano insieme a qualcosaltro”, e quasi sempre (soprattutto nella lingua italiana) si accompagnano ad una vocale. L'analisi in frequenza, comunque, ci porta nuove sorprese: fricative con altissima concentrazione energetica in gamma medio-alta (le “s” sono tipicamente fra 4 e 10 kHz, il suono “sh” fra 3 e 8 kHz), dentali che sembrano un brevissimo burst di rumore rosa (“t”) e così via. Interessante notare che il linguaggio umano è quasi completamente basato sui fonemi, ossia sulla modulazione timbrica.
Una considerazione importante riguardo il range dinamico: vocali e consonanti sonore, essendo generate dalle corde vocali, godono di una dinamica molto alta, controllata con grande accuratezza da cantanti (e attori) con buona tecnica; l'intensità delle consonanti sorde, però, non segue necessariamente di pari passo, anzi; con un'emissione potente molte consonanti rischiano di rimanere indietro (pregiudicando talvolta l'intelligibilità del testo, vedi voci impostate della tradizione lirica), salvo poi tornare prepotentemente alla ribalta con un'emissione più delicata (ecco le sibilanti e la necessità del de-esser...).
la parola "sassari" pronunciata piano e forte
Non possiamo non citare un altro problema tristemente noto: la pronuncia di alcune consonanti si realizza tramite una brusca apertura della bocca che permette all'aria di uscire provocando una specie di esplosione, da cui il nome “consonanti esplosive”: il caso più evidente è quello della “p”, provate a pronunciare “pappa” con la mano aperta davanti alla bocca e vi renderete conto di cosa succede alla capsula microfonica che solitamente si trova al posto della vostra mano. E capirete perché, nel 1966, Shure affiancò al già esistente SM57 un nuovo modello, SM58, con la stessa capsula ma un windscreen più efficace...
solo una piccola precisazione che inerisce la composizione spettrale del timbro vocale in relazione agli organi deputati alla fonazione.. La cavità buccale, che è certamente una importante camera di risonanza, non è peraltro la sola area corporea ad interessare il fenomeno risonantico.. in realtà le più grosse variazioni timbriche sono determinate dagli atteggiamenti motorio-posturali addebitabili alla oro-faringe, alla ipo-faringe ( con i suoi costrittori superiori, medi e inferiori, così influenti nella attivazione della risonanza faringea ), alla laringe stessa, che in modo determinante , grazie alla sua motilità, e nella fattispecie alla capacità di poter essere elevata e abbassata a vari livelli, modifica il primo segmento del vocal tract subito prospicente alla glottide stessa, e, come può essere interessante rilevare, grande lavoro metamorfico nell'ambito della composizione timbrica vocale è per certo addebitabile alla morfologia delle varie aree linguali che a seconda del fatto che esse vengano incoraggiate a protrudersi, o a retrarsi, o ad elevarsi, o ad assumere le molteplici soluzioni di forma del caso, si possono produrre dei cambiamenti di risonanza (influenti non solo a livello timbrico ma come ovvio anche a livello di intensità complessiva del suono ) non tanto per il corpo linguale in se, quanto per il modellamento operato da quest'ultimo in prossimità dell'istmo delle fauci, dell'oro faringe, e più in basso del rapporto lingua-laringe ( con influenza sul'osso ioide sul quale sono afferenti molti muscoli superiori e inferiori ad esso ). La nasalizzazione partecipa anch'essa in modo rilevante alla composizione timbrica complessiva ( errore peensare che la nasalità sia consuetamente assente dal timbro vocale, mentre è più sensato pensare ad una percentuale di nasalità sempre presente nella globalità del suono ), ad opera vuoi della discesa del velo palatino che può essere attivata a vari gradienti, vuoi per l'elevazione della base linguale sempre a vari gradienti, vuoi per la mobilizzazione di entrambe le parti che comunque produce una semi-occlusione dell'istmo delle fauci e quindi una maggiore udibilità di ciò che di risonantico avviene nei seni paranasali ( che sono importanti cavità presenti all'interno del teschio ) e di tutti i distretti ad essi afferenti ( canali di collegamento, turbinati del naso, canali naricali ). Lo studio assai complesso delle aree responsabili della composizione timbrica nella voce umana, viene compreso nello studio delle "formanti" , ovvero delle aree corporee nelle quali alcune bande frequenziali finiscono oggettivamente per assumere maggiore pregnanza rispetto ad altre aree. La molteplicità di soluzioni commiste , laddove già una unica tecnica di risonanza nel cantante prevede molti possibili sotto-raggruppamenti, presenta prodotti timbrici talmente numerosi da non poter essere nel dettaglio neppure catalogabili.
RispondiEliminaPer ulteriori approfondimenti sono felice di fornire e accogliere contributi nel mio sito: www.paolosturmann.com ... Grazie
Paolo Sturmann
:) chiedo scusa per la sintassi ma ho scritto in condizioni logistiche improponibili..
RispondiEliminaPaolo Sturmann